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Ubichinolo (CoQ10): un potente alleato antiage

L’azione antiossidante della molecola di ubichinolo, utile nel rallentare il processo di invecchiamento.

Invecchiare fa parte della normale fisiologia del corpo umano. Anno dopo anno l’organismo perde energia, si affatica e svolge le sue funzioni primarie e secondarie con sempre maggiori difficoltà. Ad accelerare questo processo intervengono molteplici fattori genetici e ambientali, che spesso non si possono prevedere o prevenire. E tuttavia, invecchiare in modo sano, e migliorare non solo le aspettative di vita, quanto la qualità della stessa, è possibile. Ad esempio affidandosi alla nutraceutica.

L’assunzione di integratori nutrizionali con azione antiossidante è spesso raccomandata, soprattutto perché il nostro corpo perde la capacità di sintetizzare molte delle sostanze di cui necessita per mantenersi in ottima forma, a lungo. Una di queste è l’ubichinolo (CoQ10), la forma chimicamente ridotta e fisiologicamente maggioritaria del coenzima Q10 (o ubichinone), una sostanza naturalmente presente nelle membrane cellulari, che costituisce anche l’unico antiossidante non enzimatico lipofilo che l’organismo umano è in grado di produrre da solo.1

Purtroppo l’invecchiamento colpisce anche la produzione di ubichinolo, riducendola drasticamente e privando l’organismo del suo effetto protettivo. Prima di capire come rinnovarne le quote, vediamo perché gli antiossidanti rappresentano l’arma migliore contro l’invecchiamento.

INVECCHIAMENTO, ANTIOSSIDANTI E RADICALI LIBERI

Una delle più accreditate teorie sull’invecchiamento è quella definita FRTA (Free Radical Theory of Ageing)2, che si basa sull’osservazione di ciò che accade nel corpo quando si altera l’equilibrio tra produzione di radicali liberi e sostanze antiossidanti naturali incaricate di neutralizzarli.

I radicali liberi più numerosi – ROS – sono ineliminabili anche perché giocano un ruolo importante all’interno della biologia cellulare, ma se in numero eccessivo finiscono per attaccare e danneggiare, ossidandola, ogni componente della cellula: proteine, lipidi, DNA. Per questo è necessario avere una buona dotazione di sostanze antiossidanti che intercettino e riassorbano i ROS prima che diventino pericolosi.3

Man mano che gli anni avanzano la produzione di radicali liberi sopravanza quella di antiossidanti, e questo squilibrio è all’origine di condizioni che si associano all’invecchiamento quali disfunzioni, decadimento psicofisico e malattie.

Una supplementazione di antiossidanti in età matura serve proprio a questo: a ripristinare il naturale bilanciamento tra radicali liberi e loro antagonisti, mantenendo l’omeostasi tipica della gioventù.

Gli antiossidanti, però, non sono tutti ugualmente efficaci nel rallentare il processo di invecchiamento.

COME COMPENSARE LA FISIOLOGICA RIDUZIONE DI UBICHINOLO NELL’ORGANISMO

Il coenzima Q10 e l’ubichinolo vengono prodotti in quantità decrescenti man mano che si invecchia e non vengono sostituiti adeguatamente perché tendono a degradarsi facilmente e rapidamente. Contribuiscono ulteriormente a ridurne le quote fattori quali: assunzione di farmaci (in particolare statine), fluttuazioni ormonali, attività fisica intensa, fumo e malattie infettive.

Pertanto è naturale avere una maggior presenza di radicali liberi ROS nel sangue proprio a partire dalla maturità, quando non abbiamo abbastanza antiossidanti per contrastarne l’azione.

La nutraceutica è una preziosa arma a disposizione per ovviare a questa deficienza.

KANEKA UBICHINOLO, L’ANTIOSSIDANTE ATTIVO PER IL RINGIOVANIMENTO CELLULARE

Affinché un prodotto nutraceutico possa produrre i suoi benefici occorre:

  • Usare il preparato giusto per le esigenze reali della persona
  • Far sì che i suoi ingredienti arrivino laddove sono destinati a svolgere la loro azione

Per questo Kaneka, punto di rifermento mondiale per produzione di Q10 e CoQ10, ha studiato a lungo le caratteristiche del coenzima Q10, arrivando a dimostrare come la sua utilità come antiage fosse limitata dalla difficoltà dell’organismo di metabolizzarlo e ridurlo nella sua versione effettivamente efficace, l’ubichinolo.5

Come produrre direttamente una molecola di ubichinolo realmente assimilabile e innocua6 per l’organismo, e prevenirne l’ossidazione?
Kaneka lo ha fatto partendo dalla fermentazione del lievito, tecnica da sempre impiegata per la preparazione del pane e di prodotti alcolici, e oggi spesso utilizzata anche nella produzione di ingredienti chimici.

Con un processo di fermentazione naturale e biosostenibile unico nel suo genere, Kaneka è in grado di ricavare un ubichinolo stabilizzato e attivo, subito disponibile per l’organismo, capace di arrivare alle cellule e lì iniziare la sua azione antiage perché in tutto simile a quello umano.

Non possiamo impedire al nostro corpo di invecchiare, ma possiamo fornirgli gli strumenti per farlo nel modo migliore possibile.

1 PASSI S., STANCATO A., COCCHI M.* A monitoring control of oxidative stress of ageing and ageing related diseases PROGRESS IN NUTRITION 3, 1, 2001 (pag.42)

2 Harman Origin and evolution of the free radical theory of aging: A brief personal history, 1954-2009 on Biogerontology june 2009 10(6):773-81

3 FUSCO, COLLOCA, LO MONACO, CESARI Effects of antioxidant supplementation on the aging process in Clin Interv Aging. 2007 Sep; 2(3): 377–387.

4 Varela Lopez, Giampieri, Battino, Quiles Coenzyme Q and Its Role in the Dietary Therapy against Aging on Molecules. 2016 Mar; 21(3): 373.

5 Watanabe PET imaging of 11 C-labeled coenzyme Q 10: Comparison of biodistribution between [ 11 C]ubiquinol-10 and [ 11 C]ubiquinone-10 Biochem Biophys Res Commun 2019 May 7;512(3):611-615.

6 Hosoe, kitano, Kishida, Kubo, Fuji, Kitahara Study on safety and bioavailability of ubiquinol (Kaneka QH™) after single and 4-week multiple oral administration to healthy volunteers. Regulatory Toxicology and Pharmacology Volume 47, Issue 1, February 2007, Pages 19-28

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