L’ubichinolo è presente in quasi tutte le cellule del corpo e il muscolo cardiaco in particolare ne contiene quantità molto elevate. È per questo motivo che l’ubichinolo viene chiamato la “vitamina del cuore”.
Il nostro cuore è un organo eccezionale. In un adulto in buona salute, batte da 60 a 90 volte circa al minuto. Allo stesso tempo, pompa quasi 5 litri di sangue. Quando il cuore si indebolisce in modo permanente, ad esempio dopo un infarto o una malattia, non riesce a promuovere il trasporto di una quantità sufficiente di sangue attraverso il corpo. Questo problema si manifesta sotto forma di spossatezza, affanno e stanchezza causati da sforzi anche minimi.
100 mg di ubichinolo al giorno sono già sufficienti per sostenere il cuore.
L’ubichinolo è essenziale per la produzione di energia da parte del corpo. Gli organi che necessitano di molta energia, come il cuore, hanno quindi bisogno di grandi quantità di questa sostanza vitale. Il muscolo cardiaco presenta i più elevati livelli di ubichinolo dell’intero organismo. Poiché la produzione naturale di ubichinolo nel corpo si riduce con l’età, anche la produzione di energia nel cuore diminuisce. Di conseguenza, il cuore diventa più debole. Se questo stato critico si mantiene per vari anni, si svilupperà un’insufficienza cardiaca che avrà effetti anche su altri organi. Infatti, poiché questi smetteranno di ricevere una quantità sufficiente di sangue, il corpo perderà la sua resistenza e una parte delle sue prestazioni. Spesso, quindi, chi soffre di insufficienza cardiaca presenta anche una carenza di ubichinolo. Questa sostanza vitale, assunta quotidianamente sotto forma di integratore alimentare, può tuttavia preservare e anche aumentare nuovamente la produzione di energia a livello cardiaco.
Effetto secondario prodotto dalle statine: una carenza di ubichinolo
Le persone che assumono statine dovrebbero sorvegliare con particolare attenzione i livelli di ubichinolo nel sangue. Questi farmaci ipocolesterolemizzanti bloccano la produzione naturale di ubichinolo nell’organismo. Dopo un uso prolungato e soprattutto con l’età, queste persone possono soffrire di carenze nutrizionali. Come risultato, si manifestano disturbi muscolari quali indolenzimento, crampi, tremori o un calo di energia. In associazione con l’insufficienza cardiaca, una carenza di ubichinolo causata dalle statine può aggravare visibilmente l’insieme dei sintomi della malattia.
Per chi è raccomandato l’ubichinolo, la “vitamina del cuore”?
- Per chiunque desideri sostenere attivamente la propria salute cardiaca
- In caso di rischio elevato di problemi cardiovascolari
- Per la cura di malattie già esistenti come l’insufficienza cardiaca o per i postumi di un infarto
- Per le persone che prendono farmaci contro il colesterolo (statine)
- Per gli sportivi dilettanti e gli atleti professionisti