Grazie al racconto di Nicola, scopri perché se assumi statine o in generale farmaci per il cuore potrebbe esserti utile un integratore di ubichinolo.
Ricordo di aver letto da qualche parte che chi fa ciò che ama, non lavorerà neppure un giorno. E questo potrebbe essere il mio motto! Non dico che stare tra i fornelli tante ore di seguito non sia stressante. Ma a me spadellare frutti di mare, friggere calamari o impiattare spaghetti al nero di seppia non sembra un peso, specialmente quando mi giungono i complimenti dei clienti in sala.
Mi chiamo Nicola, ho 55 anni e sono chef presso un ristorante sul mare.
Ho una moglie, Bianca, che amo così tanto da averle dedicato un piatto speciale: una rivisitazione della classica torta Sacher che ho chiamato “Blanche”, perché al posto del cioccolato fondente uso quello bianco, e ho sostituito la marmellata di albicocche con quella di limone fatta da me. I clienti del mio ristorante l’apprezzano senza riserve!
Quando lavoro, specialmente nei periodi di alta stagione, ho bisogno di poter contare su notevoli riserve di energia, un “fuoco” che mi era sempre sembrato inestinguibile finché… a seguito di una cura per cuore, qualche tempo fa mi ero ritrovato addosso una fiacca che mi aveva gettato in crisi profonda.
Avevo livelli di colesterolo e trigliceridi ben oltre la norma. Secondo il medico si doveva intervenire subito, o mettendomi seriamente a dieta e a praticare sport, oppure seguendo una terapia a base di statine. Decisi di dimagrire, e gli chiesi un paio di mesi di prova. Se dopo quel periodo i miei esami fossero stati ancora oltre i limiti, avrei iniziato la cura con le statine.
Come andò a finire? Che nonostante un timido tentativo di fare più moto e di ridurre le calorie nella mia dieta quotidiana, non riuscii a smaltire quasi nulla della mia mole, e di conseguenza dovetti iniziare ad assumere i farmaci per il colesterolo. Non ero per nulla contento di doverlo fare ma fui messo alle strette da mia moglie, in ansia per la mia salute. Del resto fare dieta, io lo dico sempre, è innaturale per un cuoco!
Nel giro di poco tempo iniziarono i problemi, soprattutto sul lavoro: ero talmente stanco che dopo appena un paio d’ore in cucina ero già KO. Cercavo di mantenere elevata la qualità dei piatti, ma i tempi di servizio si allungavano. Il ristorante rischiava di perdere clienti e questo non doveva accadere! Non mi spiegavo quella mancanza di energia, quel senso di spossatezza che sembrava non abbandonarmi neppure dopo una notte di sonno filato. Ero davvero sconfortato: cosa mi stava capitando? Stavo invecchiando anzitempo?
“L’età conta, Nicola, ma qui, nel suo caso, credo che c’entrino proprio le statine. – mi spiegò la cardiologa da cui decisi di andare per sottopormi ad un controllo più approfondito – Si tratta di un effetto collaterale ben conosciuto, che si traduce in un calo notevole di energia. Il suo problema si chiama carenza di ubichinolo, e la buona notizia è che non è irreversibile.”
Ne fui rincuorato e mi feci spiegare meglio.
“Vede Nicola, all’interno di ogni nostra cellula si trova una sorta di “centrale elettrica” che produce incessantemente l’energia necessaria ai nostri organi per svolgere le loro funzioni. Perché il processo si svolga correttamente, occorre l’intervento di una sostanza chiamata, appunto, ubichinolo, che in realtà deriva a sua volta da un’altra più complessa denominata coenzima Q10. L’ubichinolo lo produce il suo corpo, ma purtroppo a causa di fattori quali l’invecchiamento, lo stress e l’assunzione di farmaci come le statine, si verifica un calo drastico: così anche le sue riserve di energia si riducono in proporzione.”
“E come potrei fare per aumentare questo ubichinolo? Se ho ben capito non posso ancora smettere con le statine.”
“No, infatti. Ma parallelamente lei potrà iniziare ad assumere un integratore di ubichinolo che la farà sentire subito più vitale e in forma. Nello stesso tempo, per aiutare il suo corpo a migliorare gli effetti della cura, modificherà un pochino la dieta aumentando il consumo di cibi antiossidanti, come frutta, verdura, e del buon pesce. Lei non è uno chef?”
A quel punto mi illuminai: avevo la soluzione a portata di mano, e non ci pensavo! “Ha ragione, non devo fare la fame, ma solo mangiare meglio… e chi, se non un cuoco, può cucinarsi piatti sfiziosi e salutari?”
Per farla breve, da qualche mese il mio colesterolo è rientrato nei livelli di guardia, ho perso qualche chilo, proseguo la cura con le statine ma soprattutto continuo ad assumere l’ubichinolo, che mi ha aiutato tantissimo a ritrovare la mia verve e il tocco magico in cucina. Ora sono di nuovo un vulcano di idee e di energia ai fornelli!
Da poco la mia cardiologa è venuta a trovarmi al ristorante e si è gustata fino all’ultima portata: una generosa fetta di “Blanche”! Se non sono soddisfazioni queste…