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L’ubichinolo migliora la qualità dello sperma

La sterilità è una questione che riguarda esclusivamente le donne? Falso. Le cause dell’infertilità sono spesso da ricercare nell’uomo o in entrambi i partner allo stesso tempo.

Nell’uomo, sterilità non è sinonimo di impotenza. La procreazione maschile dipende dalla quantità di sperma capace di fecondare un ovulo. A partire dai 30 anni circa, la qualità dello sperma diminuisce continuamente. Alcune malattie, l’influenza dell’ambiente, l’obesità, un’alimentazione poco equilibrata, il consumo eccessivo di alcol, un’attività fisica regolare particolarmente pesante per il corpo e lo stress possono incidere negativamente sulla fertilità. Spesso le cause non sono chiare. In molte coppie il motivo dell’infertilità rimane sconosciuto.

 

Gli uomini desiderano una forma terapeutica discreta, leggera e sicura. Alcuni studi scientifici hanno comprovato l’efficacia dell’ubichinolo nel trattamento dell’infertilità maschile. L’analisi mostra che una supplementazione quotidiana di 200 mg di ubichinolo può migliorare in modo significativo la qualità dello sperma. Tra le altre cose, migliora anche la motilità degli spermatozoi. In tal modo, l’ubichinolo è in grado di favorire la fertilità dei soggetti interessati. L’ubichinolo è essenziale per la produzione di energia nelle cellule e ha un’azione antiossidante protettiva contro le manifestazioni degenerative legate all’età.

 

L’ubichinolo non presenta effetti secondari ed è una delle sostanze più studiate dalla ricerca scientifica. La sua importanza per l’organismo umano e la sua efficacia sono state evidenziate da scienziati del mondo intero.

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