Cos’è lo stress ossidativo, perché è responsabile dell’invecchiamento e come un antiossidante come l’ubichinolo può contrastare questo fenomeno.
Da dove arriva l’energia che permette al tuo corpo di vivere? La risposta la conosci, ed è facile: dal cibo. Attraverso il nutrimento, fornisci alle cellule le sostanze necessarie per svolgere le funzioni a cui sono preposte. Ma se pensi alla tua vita dinamica e piena di impegni, e agli sforzi che comporta il dover sempre mantenere alte le performance, dovrebbe stupirti che basti un po’ di cibo per permettere al tuo corpo essere sempre scattante, agile, forte, insomma “sul pezzo”. Eppure è così.
Il coenzima Q10 per trasformare il cibo in energia
Tutte le evidenze scientifiche dicono che non è necessario mangiare tanto per avere tanta energia. Perché sì, è vero che le sostanze nutritive contenute nei cibi vengono poi trasformate in energia, ma in realtà puoi andare avanti benissimo con relativamente poche calorie.
La spiegazione di questo fenomeno sta dentro le nostre stesse cellule. Come sai, una volta ingerito, il cibo viene scisso in parti sempre più semplici dai nostri organi della digestione, fino ad arrivare al sangue. E il sangue trasporta i principi nutritivi essenziali alle varie zone del corpo e a ciascuna cellula. A questo punto, entra in gioco un fattore importantissimo perché tutto il processo vada a buon fine: il coenzima Q10 o ubichinone.
Lo conosci? E’ una sostanza che serve a regolare il metabolismo dei nutrienti che man mano arrivano alle cellule, e permettere la loro trasformazione in energia che viene poi trasferita a muscoli e tessuti.
In tutte la fasi della vita l’organismo ha bisogno di un notevole apporto energetico, che deve essergli garantito con regolarità. Ma non è tanto la quantità di calorie ingerite a fare la differenza, quanto un sistema che trasformi interamente quel “carburante” in energia, senza sprecarne una goccia.
Se il sistema ha qualche intoppo, e il cibo introdotto è troppo, il rischio è quello di trasformare l’eccesso calorico in depositi adiposi difficili da smaltire: con il risultato di diventare più grassi, e non più performanti! E qui torniamo al ruolo del coenzima Q10 o ubichinone: una molecola fondamentale perché il sistema di trasformazione del cibo in energia funzioni come un orologio svizzero.
Cellule giovani, energia al top con il coenzima Q10
Finché è giovane, il corpo produce coenzima Q10 o ubichinone nelle giuste quantità. Un adolescente in crescita ne ha talmente tanto nei muscoli, nel cuore, nel fegato e in tutte le cellule, da non avere certo bisogno di un’integrazione! Ma con l’avanzare dell’età la produzione si riduce.
Studi scientifici dimostrano come la soglia dei 35 anni sia quella di cui tenere conto. Dopo, è come se qualcosa nell’organismo rallentasse: i livelli di energia calano, la forza fisica decresce, recuperare dopo uno sforzo richiede più tempo, il metabolismo rallenta, il colesterolo aumenta, così come i radicali liberi che causano l’invecchiamento precoce di tutte le cellule.
Ebbene, è proprio a partire dai 35 anni che dovresti tenere in considerazione un’integrazione: per proteggerti dai danni dei radicali liberi e per aumentare la disponibilità di energia per svolgere le tue attività quotidiane.
Integrare coenzima Q10 o ubichinolo? Ecco la scelta migliore
L’ubichinolo non è il cugino “povero” dell’ubichinone; al contrario, è proprio la sua forma biodisponibile, o più facilmente assimilabile, quella che arriva al tuo corpo nuda e cruda. Ecco perché preferire direttamente un’integrazione di ubichinolo. Ci sono controindicazioni? No. Ci sono benefici dimostrabili? Sì.
Numerosi studi scientifici documentano l’utilità della supplementazione di ubichinolo nel sopperire alle carenze fisiologiche di coenzima Q10 legate all’età. L’ubichinolo rinforza il tuo cuore, il tuo cervello, i tuoi muscoli, ti mantiene più giovane e ti dona energia!
L’energia, come sai dai tempi della scuola, non si distrugge mai, ma si trasforma. Fai conto di avere un super trasformatore energetico dentro di te, che non smette mai di funzionare. Quell’energia così prodotta non sarà mai poca, e certamente mai troppa. Ma attenzione, il resto del lavoro lo devi fare tu: l’ubichinolo ti fornisce le risorse, ma sta a te usarle per dare sempre il meglio, in ogni cosa che fai.