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L’ubichinolo? Il mio amico del cuore

L’ubichinolo è un alleato prezioso se sei a rischio cardiovascolare o hai problemi di cuore. Come nel caso di Michela. Leggi la sua storia!

Due anni fa mi venne diagnosticata un’insufficienza cardiaca. Non potevo crederci! Non avevo mai fumato in vita mia, non avevo particolari problemi di pressione. Certo, avevo messo su qualche chilo di troppo dopo la menopausa, magari avrei dovuto fare più attività fisica, ma da qui a pensare che il mio cuore fosse a rischio…

Ecco la mia storia. Chissà che raccontarla possa essere utile ad altri.

Mi chiamo Michela, ho 57 anni e non sapevo di soffrire di scompenso cardiaco perché i sintomi non erano affatto chiari. 

Avevo spesso la sensazione di non riuscire a respirare bene, come se fossi a corto di fiato. Talvolta mi sentivo un po’ costipata e avvertivo un senso di nausea. Anche la mia circolazione periferica non era delle migliori: caviglie gonfie, mani e piedi freddi come il marmo. Ma chi si preoccupa per “sciocchezze” del genere? Certo non io, che sono sempre stata una donna dinamica e attiva. Ultimamente, però, stavo perdendo vitalità, mi sentivo stanca, svogliata. Anche le normali faccende di casa mi costavano uno sforzo eccessivo. Cosa mi stava capitando? Decisi di farmi controllare.

Il mio medico pensò a uno stato di stress a ansia, ma per scrupolo mi dirottò dal cardiologo. E per fortuna: perché gli esami a cui mi sottoposi mostrarono senza ombra di dubbio un affaticamento del mio povero cuore, che per pompare sangue nelle arterie faceva una fatica tremenda. In una ipotetica pagella delle prestazioni cardiache il mio cuore avrebbe preso meno della sufficienza.

Chiesi al cardiologo come fosse potuto succedere, e lui mi rispose: “Un po’ di familiarità, qualche malattia infettiva di cui non si è accorta, e soprattutto una debolezza dei vasi sanguigni detta disfunzione endoteliale. Sono tante le cause che concorrono a mettere in difficoltà il cuore, con la conseguenza che il sangue non viene più pompato in modo efficace in tutte le zone del corpo.”

Pensavo di non avere speranze. Per fortuna il medico mi tranquillizzò: “Michela, lei è fortunata, perché non ha ancora avuto alcun episodio cardiaco serio. Ora che sappiamo che soffre di scompenso, possiamo intervenire e metterla in sicurezza.”

Così iniziai le cure: farmaci, ginnastica dolce, dieta a basso contenuto di sale, zuccheri e grassi. Così, nel giro di pochi mesi, tornai in forma e il mio stato generale migliorò. Ma io mi sentivo ancora stanca, e un anche un po’ impaurita. Vivevo nel terrore di svegliarmi in piena notte con un attacco cardiaco in atto. Mesi da incubo.

Finché non feci la conoscenza di monsieur l’ubichinolo! Un grande amico del mio cuore, anzi, del cuore di tutti. Fu sempre il cardiologo a parlarmene, anche lui ne aveva scoperto le qualità solo di recente: “Diversi studi hanno dimostrato che assumere ubichinolo attraverso integratori abbia un effetto tonificante sul cuore. Soprattutto può ridurre i rischi di ulteriore peggioramento in caso di scompenso cardiaco, e concorre a migliorare la circolazione, anche quella periferica.”

Ma non avrà interazione con i farmaci che già prendo?” – domandai io, dubbiosa.

“Al contrario, ne migliora l’efficacia e ne riduce gli effetti collaterali. L’ubichinolo serve a produrre energia a livello cellulare ed è già presente nel nostro corpo in due versioni: una si chiama ubichinone, o coenzima Q10, e l’altra, l’ubichinolo di cui le parlavo, che è quella davvero utile.”

A quel punto ero davvero curiosa.

L’ubichinolo è un antiossidante e la sua azione anti-radicali liberi produce effetti positivi proprio sul sistema cardiocircolatorio, che mantiene in ottimo stato. E’ proprio quando il cuore va in affanno, e quando le vene e le arterie si indeboliscono, che assumere l’ubichinolo senza interrompere le cure migliora le prospettive per il futuro. Lei è giovane Michela, ha davanti a sé decenni di vita attiva, li vuole trascorrere sempre stanca e in ansia per il suo cuore?”

No dottore, non ci penso nemmeno. Mi serve proprio una bella scossa di energia!

E così andai subito a procurarmi l’integratore di ubichinolo consigliatomi dal medico, per dare una mano al mio cuore sofferente in modo naturale e senza controindicazioni.

Tutto questo succedeva mesi fa. Oggi, grazie all’ubichinolo, sorrido alla vita e il voto che il mio cuore si merita in pagella è come minimo un sette e mezzo!

LA STORIA HA FINALITA’ DI COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.

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