Diventare padre dopo gli “anta” con l’aiuto di ubichinone e ubichinolo.
Sentirsi dire che i propri spermatozoi sono poco mobili, troppo pochi o poco vitali, è un duro colpo inferto all’autostima maschile. E non solo perché diventa molto più complicato esaudire il proprio legittimo desiderio di paternità, ma perché il concetto stesso di virilità ne viene messo in discussione. Si tratta, però, di un pregiudizio culturale, che non deve in alcun modo scalfire la propria identità di uomo, che non risiede certo nella potenza sessuale e nella fecondità.
Detto questo, proprio perché spesso un problema di infertilità può essere risolto efficacemente se affrontato in tempo e nel modo giusto, scopriamo cosa si cela dietro a questo termine.
Le cause di infertilità maschile
Sono di diverso tipo:
- Squilibri ormonali, in particolare carenza nella produzione di testosterone che si verifica più facilmente dopo i 40 anni e che peggiora in presenza di sindromi metaboliche e obesità
- Varicocele, una anomalia vascolare che modifica la temperatura dei testicoli e compromette la vitalità degli spermatozoi
- Malformazioni o infiammazioni genitali, raramente congenite, ma più spesso legate a infezioni e malattie a trasmissione sessuale
- Soffrire di malattie croniche quali il diabete
- Assunzione di farmaci e cure chemioterapiche
- Cattive abitudini tra cui: fumo, abuso di alcool o stupefacenti, cattiva alimentazione, e persino l’uso di indumenti o biancheria intima troppo stretta che vada a comprimere e surriscaldare i genitali
Il fattore età e la carenza di coenzima Q10
Se hai più di 45 anni, non puoi pretendere che la tua fertilità sia la stessa di quando eri più giovane. Attenzione: si tratta di un processo del tutto fisiologico, anche se ti mantieni in forma e sei in perfetta salute, produci comunque meno spermatozoi di quando avevi 25 anni, e per di più sono anche meno efficienti. A incidere sulla tua capacità riproduttiva concorrono infatti meccanismi di cui probabilmente ignori l’esistenza: uno è legato alla carenza di coenzima Q10 o ubichinone.
Si tratta di una molecola che il tuo corpo produce autonomamente, e in parte desume da alimenti quali carne, pesce, cereali integrali e alcuni ortaggi, che svolge una duplice funzione: da un lato promuove la produzione di energia, dall’altro funge da potente antiossidante. Cosa vuol dire? Che intercetta e neutralizza i radicali liberi in eccesso nel sangue, che sono i maggiori responsabili dell’invecchiamento precoce. Anche di quello del tuo apparato riproduttivo!
L’ubichinone, però, non viene prodotto sempre con la stessa abbondanza dal nostro organismo. Dopo i 35 anni si assiste ad un primo calo fisiologico che si accentua man mano che si avanza con l’età o intervengono fattori quali lo stress, grandi sforzi fisici e mentali, malattie, ecc.
Se, quindi, hai più di 40 anni e stai cercando di diventare padre, ma la gravidanza tarda ad arrivare, potrebbe dipendere da te, ma in alcuni casi puoi correre ai ripari in modo molto più semplice del previsto.
Cosa fare se il bambino non arriva
La prima cosa da fare sarà quella di sottoporti a tutti i test del caso: spermiogramma, ecocolordoppler penieno, dosaggi ormonali e visita andrologica. Se, ad esempio, scoprissi che la poca vitalità del tuo sperma dipende da un varicocele, un semplice intervento chirurgico potrebbe risolvere il problema.
Spesso, però, gli andrologi si trovano di fronte a casi di infertilità non legati a stati patologici specifici, ma piuttosto a condizioni che non favoriscono la vitalità degli spermatozoi, combinate, come abbiamo visto, con il fattore età.
Cosa puoi fare in questi casi? Prenderti cura di te, perché solo così potrai rivitalizzare anche i tuoi spermatozoi lenti e pigri. Potresti quindi:
- Migliorare la tua alimentazione e dimagrire se sei in sovrappeso. Seguire una dieta sana, ricca di antiossidanti naturali, promuove anche la tua salute intima e riduce il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, nemiche della fertilità.
- Praticare attività fisica regolarmente se sei tendenzialmente sedentario, sempre senza esagerare, in modo da potenziare la circolazione nell’area genitale e stimolare libido e produzione spermatica.
- Seguire uno stile di vita equilibrato. Se vuoi preservare a lungo la tua virilità e la capacità riproduttiva dovrai evitare gli eccessi e gli stravizi, ridurre i livelli di stress, proteggerti dalle malattie a trasmissione sessuale, dormire il giusto e sottoporti ai controlli medici di routine.
- Assumere integratori di ubichinone o ubichinolo (la forma attiva e biodisponibile di coenzima Q10) per aumentare i tuoi livelli di energia e proteggere il tuo apparato riproduttivo dai danni dei radicali liberi. L’ubichinone nel suo ruolo di antiossidante, inoltre, rafforza il tuo sistema immunitario e ti aiuta a difenderti dalle comuni infezioni virali e fungine (tra cui la candidosi genitale che nell’uomo viene chiamata balanite), e a mantenere in buona salute la prostata.
Insomma, per prevenire le cause non patologiche dell’infertilità puoi fare moltissimo, e se molto dipende da te, dalle tue scelte di vita, è una fortuna poter contare anche su un fido alleato come il coenzima Q10!