Molti conoscono il coenzima Q10 per via delle creme anti-età. Tuttavia, ciò che la maggior parte delle persone non sanno è che questa sostanza non è utile soltanto nei prodotti cosmetici. Nel nostro corpo, questa sostanza è vitale ed essenziale per la produzione di energia e per la protezione delle cellule. La sua forma attiva, che è anche la più facile da assimilare da parte dell’organismo, si chiama ubichinolo.
Perché l’ubichinolo è indispensabile per il nostro organismo?
Questa sostanza simile a una vitamina è presente in tutte le cellule del nostro corpo e condiziona le prestazioni dei nostri organi. Inoltre, è in grado di proteggere le cellule dagli effetti nocivi dei radicali liberi e di ritardare l’invecchiamento cellulare. Ciò spiega perché l’ubichinolo sia così benefico a numerosi livelli: capacità fisiche e intellettuali, salute cardiaca, tensione arteriosa, sistema immunitario, resistenza allo stress, stato della pelle e anche qualità dello sperma nell’uomo.
Qual è la differenza tra coenzima Q10 e ubichinolo?
In parole semplici: la forma biologica. L’ubichinolo non ha bisogno di essere trasformato, poiché si trova già in una forma attiva e non ossidata. Pertanto, viene assimilato meglio e più facilmente dall’organismo e agirà anche più rapidamente
Come si può garantire un apporto sufficiente di ubichinolo all’organismo? Ed è possibile coprire questo fabbisogno attraverso l’alimentazione?
Numerosi alimenti contengono questa “vitamina delle cellule”, ma sarebbe necessario assumerne una quantità enorme per ottenere un apporto sufficiente: ad esempio, 3 kg di carne rossa ultra fresca o 60 avocado al giorno. Un integratore alimentare a base di ubichinolo è quindi assolutamente indicato.
A chi sono raccomandati gli integratori nutrizionali?
Una persona giovane e in buona salute che si alimenta in maniera sana produce autonomamente una quantità sufficiente di ubichinolo oppure può convertire il coenzima Q10 in ubichinolo. Ma con l’età, la produzione naturale di ubichinolo diminuisce considerevolmente. A 40 anni, ad esempio, la quantità di ubichinolo presente nel muscolo cardiaco è inferiore del 30% rispetto a quella presente a 20 anni. Una carenza di ubichinolo può verificarsi anche in seguito a malattie come il diabete e l’insufficienza cardiaca o a causa dell’assunzione di farmaci come le statine. Gli sportivi presentano un maggior dispendio di ubichinolo quando si allenano e hanno bisogno quotidianamente di una dose supplementare di questa sostanza vitale. Una supplementazione di ubichinolo è quindi chiaramente raccomandata per i casi suindicati. Inoltre, questa “vitamina delle cellule” è una risposta ottimale per i problemi associati a un’alimentazione non equilibrata o a uno stato di stress permanente oppure al desiderio di provvedere alla salute del cuore. D’altronde, livelli insufficienti di ubichinolo si osservano anche nelle persone obese o depresse.
Con quale dosaggio si ottengono i migliori risultati?
Il dosaggio dipende in gran parte dal singolo caso. Alcuni studi hanno tuttavia mostrato che da 50 a 100 mg di ubichinolo al giorno contribuiscono alla vitalità e al dinamismo. Inoltre, è importante sapere che l’ubichinolo è una sostanza completamente naturale ottenuta dalla fermentazione dei lieviti. Questo integratore alimentare non presenta effetti secondari e non incide sulla produzione naturale di questa sostanza da parte dell’organismo.