Ubichinolo: sai cos’è? E cosa lo differenzia dal più conosciuto coenzima Q10? Scopri tutto su questa sostanza poco conosciuta ma tanto preziosa per il tuo organismo.
In commercio trovi sempre più molecole naturali o di sintesi, vendute sotto forma di integratori. Questi prodotti ti danno la possibilità di assumere quelle quote di principi attivi benefici per l’organismo che non riesci ad introdurre in quantità adeguate attraverso la dieta, anche perché magari si trovano all’interno di cibi che non ti vanno particolarmente a genio. Ma la molecola di cui ti vogliamo parlare qui, solo in minima parte la introduci dall’esterno, mangiando ad esempio pesci grassi e pesce azzurro, carne di pollo, fegato, frutta secca in guscio e pochi altri alimenti. Infatti l’ubichinolo è già dentro di te, scorre nel tuo sangue e arriva in ogni tua cellula.
Abbiamo stimolato la tua curiosità? Cos’è questa sostanza misteriosa e perché, visto che il tuo organismo la produce da sé, dovresti assumerla sotto forma di supplementi?
Ubichinone o coenzima Q10
Per arrivare all’ubichinolo, dobbiamo partire dal coenzima Q10 – probabilmente l’hai già sentito nominare – il cui altro nome è ubichinone. Il coenzima Q10 o ubichinone è un potente antiossidante, il cui compito è quello di aiutare le cellule a produrre l’energia necessaria per svolgere le funzioni a cui sono preposte. L’ubichinone infatti regola il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine, le sostanze di origine alimentare da cui si ricava l’energia, la quale, non appena generata, viene stoccata nell’ATP (adenosina-trifosfato), una molecola che funge da deposito-riserva.
Una molecola di ATP, però, non ha vita lunga: infatti l’energia in essa contenuta viene subito trasferita ai muscoli per permetterne il movimento. Come sai, anche il cuore è un muscolo, quindi prova ad immaginare quanto ubichinone ti serve ogni giorno solo per mantenerti in vita!
Cosa succede se manca l’ubichinone
Finché sei giovane e in buona salute difficilmente andrai in deficit di ubichinone. Ma attenzione, la produzione di questo antiossidante decresce con l’età, e in particolar modo dopo i 35 anni, ed è purtroppo un processo irreversibile, legato all’invecchiamento cellulare. Producendo meno ubichinone, il tuo corpo tende ad andare in gap di energia e i radicali liberi si possono moltiplicare.
Cosa può succedere, se non hai abbastanza coenzima Q10 nel tuo corpo?
- Puoi sentirti stanco e spossato.
- Il tuo cuore può affaticarsi più facilmente.
- La circolazione può peggiorare soprattutto nelle parti periferiche, con conseguenti gonfiori, cellulite e vene ingrossate.
- Possono aumentare i livelli di colesterolo, specialmente quello cattivo.
- I tuoi reni e il tuo fegato possono impigrirsi, e il tuo metabolismo può rallentare.
Se sei uno sportivo la cosa si fa ancora più seria, perché il tuo bisogno di energia è superiore a quello di chi conduce una vita sedentaria. Ma lo stesso si può dire per chi svolge attività che comportino grandi sforzi mentali, per chi è in momenti particolari della vita (ad esempio la menopausa), e infine per gli anziani, nei quali aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche. In tutti questi casi, garantirsi il giusto apporto di coenzima Q10 è fondamentale.
Ma un’integrazione ottimale non può basarsi unicamente sull’alimentazione. Te l’abbiamo già detto: solo una minima parte di ubichinone viene assunta con il cibo. In più, una caratteristica del coenzima Q10 è quella di non essere totalmente assimilabile dall’organismo: una parte si “perde” nei processi metabolici e non arriva alle cellule. Occorre allora una supplementazione ulteriore. E qui entra in gioco l’ubichinolo.
Dall’ubichinone all’ubichinolo
Una volta ingerito, il coenzima Q10 arriva prima allo stomaco, poi all’intestino tenue e da qui finisce al sistema linfatico dove viene convertito in ubichinolo per essere riversato nel sangue. Finalmente, attraverso il sangue, questo arriva agli organi e ai tessuti.
Che ne dici allora se, saltando un passaggio, facilitiamo il compito di assorbimento fornendo al corpo solo la parte di ubichinone che serve davvero alle cellule? Cioè direttamente quella più biodisponibile? Cioè l’ubichinolo?
Facile, immediato. Puoi anche dimenticare tutto quello che abbiamo detto fino a qui, ma il concetto chiave è solo uno, ed è importante che tu lo tenga a mente: l’ubichinolo è la “versione” semplificata dell’ubichinone ed è quello che arriva tutto, e direttamente, alle tue cellule, senza passare dal via. Intelligente, non trovi?