Esiste una grande variabilità nella risposta degli esseri umani alle infezioni virali. E tutto dipende dalla salute delle loro difese immunitarie. E qui entra in gioco l’ubichinolo…
I virus sono microrganismi patogeni assai resistenti e aggressivi, che in genere si trasmettono da persona infetta a persona sana. Contro di essi, nella maggior parte dei casi, esistono farmaci specifici ma che non sempre risultano adeguati. Come possiamo difenderci, allora, se non abbiamo vaccini che ci immunizzino contro di loro, o medicine che li distruggano?
In genere, dato che rappresentano una minaccia esterna, i virus vengono immediatamente riconosciuti come nemici dal sistema immunitario e dalle sue cellule specializzate, e attaccati in modo massiccio. Quando ci ammaliamo di influenza, ad esempio, ci viene la febbre alta, e se facessimo le analisi del sangue vedremmo che il numero dei globuli bianchi, ovvero delle cellule ematiche che fanno proprio parte del nostro sistema di difesa naturale, appare molto più alto rispetto alla norma. Segno che il corpo sta reagendo alla proliferazione virale nel tentativo di neutralizzarla.
Ti domanderai, quindi: come mai alcune persone non si ammalano mai di malattie virali o, quando ne restano contagiate, sviluppano l’infezione in forma blanda? La risposta sta proprio nella capacità del sistema immunitario di rispondere all’attacco.
La prima linea di difesa immunitaria
Immaginiamo una rete dalla trama fittissima, contro la quale si accaniscano, cercando di penetrarvi, pesci molto piccoli e agili. Più robusta, tesa e integra sarà la rete, più difficile sarà per i pesci trovare una fessura attraverso cui introdursi. Questa rete è la nostra prima barriera difensiva, ed è costituita da strutture anatomiche (es. le mucose di naso e bocca), cellule e persino microrganismi commensali (tra cui i batteri della flora intestinale), programmati proprio per bloccare l’avanzata di microbi patogeni esterni.
Se, però, questo avamposto di difesa permanente è poco efficiente, danneggiato o, magari, a sua volta ammalato, allora i virus avranno una facile via di ingresso al corpo.
La seconda linea di difesa immunitaria
Qui entra in gioco la seconda linea di difesa del nostro organismo, rappresentata dagli anticorpi e dai loro mediatori (in particolare le citochine, molecole che servono ad avvisare il sistema immunitario che ci sono “ospiti indesiderati”). A seguito di questa seconda reazione del sistema difensivo del corpo, avremo lo sviluppo dei sintomi della malattia vera e propria, perché a quel punto i virus avranno iniziato a moltiplicarsi.
Febbre, dolori generalizzati, tosse, starnuti, ingrossamento dei linfonodi, diarrea o vomito, sono alcune delle strategie che l’organismo sotto attacco mette in campo per debellare i virus patogeni. Se il nostro sistema immunitario di seconda linea è efficiente, la guarigione sarà rapida e i disagi minimi.
Tuttavia, non sempre le cose vanno così lisce…
I fattori che indeboliscono le difese immunitarie
A volte, senza che ce ne rendiamo conto, il nostro sistema difensivo si indebolisce e non è più in grado di rispondere adeguatamente. E’ così che le infezioni si aggravano fino a diventare pericolose per la salute: una polmonite acuta, ad esempio, può rappresentare una seria minaccia per la vita, come purtroppo ben sappiamo.
Tuttavia, non tutti si ammalano di questa infezione in modo così grave. E la ragione, come anticipato, sta anche nella diversa efficienza del sistema immunitario.
Quali sono i fattori che lo possono debilitare? Tantissimi: il fumo, gli alti livelli di stress, la cattiva alimentazione, il sovrappeso, l’esposizione all’inquinamento atmosferico, l’assunzione di farmaci (tra gli altri le statine per abbassare i livelli di colesterolo e i betabloccanti contro l’ipertensione arteriosa), la sedentarietà. Mettiamoci anche il fattore età.
L’ubichinolo per rinforzare le difese immunitarie
L’ubichinolo è una sostanza che, pur non essendo direttamente coinvolta nelle reazioni immunitarie, ne rappresenta un elemento fondamentale. Si tratta della forma biodisponibile, e quindi subito assimilabile e attiva, del coenzima Q10 che il corpo produce spontaneamente e che troviamo all’interno di tutte le cellule, ed è un potentissimo antiossidante.
Quando le strutture del sistema immunitario vengono danneggiate dai radicali liberi che circolano nel sangue, in quel processo lento e inesorabile che si verifica quando il corpo invecchia o è sottoposto a forti tensioni, il rischio è che diventiamo estremamente vulnerabili alle infezioni virali nelle loro forme più gravi.
Per contrastare questo fenomeno, l’ubichinolo è il nostro primo alleato: serve al sistema immunitario per non perdere colpi, perché contribuisce a rinforzare le nostre difese e la nostra capacità di resistere alle malattie infettive di origine virale.
Anche se siamo in ottima forma, questo antiossidante naturale per motivi fisiologici già dopo i 35 anni si riduce fisiologicamente. La buona notizia è che possiamo reintegrarlo senza alcun problema! I supplementi di ubichinolo, infatti, non hanno controindicazioni o effetti collaterali.
Ricapitolando: gli antiossidanti come l’ubichinolo sono sostanze indispensabili per prevenire l’invecchiamento precoce e l’indebolimento generale del nostro organismo, e quindi ci servono per mantenerci forti, sani e… a prova di virus!